
martedì 23 novembre 2010
Il viaggio di Jeanne
Prendete un bel mandarino, e ogni spicchio che passa godetevi questo film. Questa storia è dolce e il profumo vi resta tra le mani, ma se siete fan di colpi di scena ed emozioni strazianti non fa per voi. E' un film per guardoni, si proprio per voi, a cui piace osservare le persone che vi stanno accanto in treno mentre leggono un quotidiano o voi che origliate le conversazioni altrui. Il viaggio di Jeanne è il primo vero viaggio che tutti abbiamo fatto.Quel viaggio in cui la paletta e il secchiello o tenere la mano a papà non ci bastano più. Ma la differenza tra questo ed altri film, è che questo, si fa bastare la semplicità e la realtà senza annoiare. Non servono adolescenti ribelli che organizzano rave party nel giardino di casa e nemmeno fanciulle deflorate senza consenso. In una tranquilla isola svedese(aggiungerei un bel 10 per la fotografia che ci permette di goderla in pieno), si consuma l'estate di Albert (Jean Pierre Darroussin)e sua figlia (Anais Demoustier). Jeanne non pretende niente di più che godersi la propria estate, è come giusto che sia suo padre vuole impedirglielo e portarla con sè a scovare un tesoro vichingo. Ogni tanto fa bene godersi una storia che si avvicini a quelle che conosciamo bene, che non ci mostri quanto sia "cool" e irrangiungibile lavorare da Vogue, o quanto sia difficile nell'Upper East side di Manhattan tra cocaina e Dom Perignon. "Il viaggio di Jeanne" è per noi che viviamo un pò più giù...che attraverso un film o un libro ci gustiamo i ricordi di un tempo. Buona visione.

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